GRAGNANO CITTA' DELLE CENTO FABBRICHE DI PASTA di N.Ruocco (24/07/2010)
In diversa sede abbiamo già discusso circa talune peculiarità e aspetti della pastificazione gragnanese nel suo periodo di maggior splendore. Molti erano gli opifici che aggraziavano le principali strade cittadine, dal Corso Sancio alla Piazza Conceria, da Via San Marco a quelli di Piazza San Leone; ognuno con una propria storia, discendenza familiare e aneddoti vari. Provo in queste righe successive a riportare quelli da me a conoscenza attraverso il testo riferimento del Prof. Del Gaudio "Gragnano, maccarunaro, stracciaculo e lupomannaro", citazioni in testi dell'800, e da alcune testimonianze appuntate. Un lavoro arduo, che pur alcuni pastifici ha tralasciato considerate le esigue fonti su tale argomento, ma un lavoro che premia la nostra necessità di conoscenza di quella che è stata una pagina stupenda della storia di Gragnano: la Gragnano delle 100 fabbriche di pasta! Una pagina di storia tutta da "sfogliare". (N. Ruocco)
"Pastificio Rinomato e Moderno Molino a cilindri Natale Russo" fondato nel 1872, prima ubitato in Via Forchetelle poi Via S.Marco;
"Pastificio di Prim'Ordine F. & G. Russo fu Natale", figli di Don Natale, fondarono un nuovo pastificio a Villa Capriglione;
"Pastificio Angelo Vicinanza" fondato in Via S.Marco, fine '800;
"Molino ed Igienico Pastificio Meccanico Vincenzo Mariconda", fondato nel 1880 in Via S.Marco, proprietario appartenente alla rinomata famiglia dei Mariconda, di cui ricordiamo Andrea Mariconda, noto giurista e professore universitario;
"Pastificio Alfonso Vicinanza", fondato nel 1880 in via S.Marco;
"Pastificio Cav. Giovanni Vicinanza", figlio di Alfonso Vicinanza, situato in Via S. Caterina; molto bella una sua etichetta in carta velina con scritte color oro;
"Pastificio Don Filippo Liguori" fondato nel 1840, Don Filippo fu un ricco commerciate mandato poi in disgrazia economica dalla figlia Donna Annunziata;
"Fabbrica di Paste Alimentari Cav. Olimpio Afeltra", fondata nel 1848 in Via Roma, tra i pastifici più grandi assieme al Garofalo, e con esso tra i primi ad acquistare le macchine Braibanti e celle Cirillo;
"Antica Fabbrica di Paste Don Nicola Fenizio" fondata dal commerciante invero non di origini Gragnanesi bensì napoletano, Don Nicola Fenizio nel 1840. Siccome commerciava molta pasta al di fuori di Gragnano, si narra fu molto osteggiato dalle Amministrazioni comunali e dagli stessi altri fabbricanti di paste per una questione legata ai dazi sulle paste esportate. Alvino, nel suo "Viaggio da Napoli a Castellammare", Napoli, 1845 afferma: "Oggidì n'è molto perfezionata la costruzione, così che Nicola Fenizio, ch'è celeberrimo intraprendente, ha fatto nella sua fabbrica 4 torchi idraulici che lavorano a meraviglia"; la fabbrica fu poi rilevata da Aiello;
"Moderno Pastificio V. Lauritano" situato in Via Castellammare, e fondato nel 1850 circa;
"Pastificio Cipolla" il Cav. Cipolla rilevò il pastificio Lauritano ma per breve periodo;
"Pastificio Cav. Giovanni Di Nola", successiva gestione di fine '800 del pastificio Cipolla;
"Pastificio Impero di Giuseppe De Martino", oggi l'attuale Pastificio Di Martino;
I LIGUORI..
"Pastificio Don Gaetano Liguori" fondato nel 1795; ottenne la concessione comunale il 16 agosto dello stesso anno; pare che fu saccheggiato da alcune truppe francesi del Gen. Championnet nel 1799; l'attività fu continuata dai figli con un nuovo opificio;
"Pastificio Vincenzo Liguori" fondato nel 1820 dal figlio di Don Gaetano; Vincenzo Liguori fu tra i promotori del Regolamento comunale sulla senzalia;
"Fabbricazione di Paste Alimentari G. & G. F.lli Liguori fu Vincenzo" fondato nel 1850 circa in Via Roma dai nipotii di Don Gaetano Liguori Giuseppe e Gerardo; riuscirono ad esportare pasta di Gragnano in Australia; pare (da fonti del prof. Carlo Del Gaudio ndr.) che il re Ferdinando di Borbone nel 1845 provò la loro pasta ed ebbe ad esclamare: "Cibo genuino i maccheroni, come genuini sono gli uomini di Gragnano"; Giuseppe fu il primo Presidente dei festeggiamenti del Carmine;
"Grande Pastificio Elettrico Adelina Liguori e F.lli" eredi dei Liguori che portarono avanti tra la fine dell'800 e i primi anni del '900 il pastificio; è durante il loro periodo che nascerà la marca "Alba d'oro" una tra le più conosciute per la pasta di Gragnano; il pastificio passerà poi a Giovanni Liguori; lo stabilimento Liguori oggi proprietà P.A.M. della famiglia Casillo opera ancora risultando tra i maggiori stabilimenti gragnanesi;
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"Fabbricante di Paste Alimentari Lunghe e minute Vincenzo Galasso" fondato forse verso il 1880; non si hanno ulteriori notizie a riguardo;
"Stabilimento Industriale di Paste Alimentari Nicola Cuomo" fondato nel 1856; il proprietario Don Nicola Cuomo fu Sindaco di Gragnano dal 1850 al 1859;
"Molino e Pastificio Ruocco Raffaele fu Giannangelo" fondato nel 1899 in società col nipote dell'ex Sindaco Don Nicola Cuomo;
"Premiato Pastificio Elettrico Giovanni Afeltra", fondato nel 1890 in via S.Marco, tra i vincitori di alcune medaglie d'oro ai Grand Prix francesi d'esposizione;
"Stabilimento a Vapore e Molino Francesco Cavaliere", fondato nel 1870 in Via Nuova S. Leone;
"Moderno Pastificio Elettrico Paolo Di Nola", fine '800, famosa la sua etichetta per il tavolo imbandito con sfondo il golfo di Napoli;
"Moderno Pastificio Elettrico Di Nola & D'Auria" nuovo pastificio del Di Nola fondato in società;
"Premiato Pastificio e Molino Raffaele D'Apuzzo fu Francesco" fondato verso il 1870 in zona Piazza San Leone, lo stabilimento passerà poi ai Parlato;
"Premiato Pastificio Guglielmo D'Apuzzo ex Pastificio S.Gerardo" fondato nel 1850, medaglia d'oro nel 1878;
"Paste Alimentari Gaetano Faella" fondato nel 1870, prima in via S.Croce, poi Piazza S.Leone nell'attuale sede, oggi ancora in attività;
"Fabbricanti di Maccheroni Filippo & F.lli Somma" fondato nel 1830 in via S.Marco; uno dei fratelli Somma Don Francesco Saverio fu parroco nel 1857 della chiesa di Sigliano. In realtà è uno degli opifici più antichi di Gragnano, infatti già nel 1644 operava a conduzione familiare guidato da Don Giuseppe de Somma, anch'esso parroco della chiesa di S. Marco. Medaglia di bronzo all'esposizione di Parigi del 1867;
"Premiata Fabbrica di Paste Gabriele Somma" , sempre in via S.Marco un'altro dei fratelli Somma, Gabriele, si dedicò con un proprio pastificio;
"Paste Genuine L. De Rosa", si hanno poche informazioni a riguardo se non una sola etichetta di buona fattura; forse era situato nello stabile De Rosa in Via Ponte della Rocca;
"Moderno Pastificio Ditta Alfonso Aiello" fondato nel 1850 in Via S.Leone; alla morte di Alfonso Aiello il pastificio passò al Cav. Francesco Saverio Aiello; ha operato fino agli anni '60; anche la sua etichetta riporta un disegno di un tavolo imbadito con sfondo il golfo di Napoli;
"Pastificio S. Antonio" non si hanno notizie precise, eccetto che il nome di questo pastificio appare scritto nelle etichette di Giovanni Gentile con la scritta "fondato a Gragnano nel 1780";
"Pastificio Giovanni Gentile" operante in Via S.Marco nella seconda metà del 1800; la sua etichetta risulta essere tra le più suggestive con un disegno di un leone ruggente che doma la bandiera del tricolore italiano; forse in precedenza acquistarono il Pastificio S.Antonio
"Pastificio con Lavorazione a mano Marcantonio Iozzino" inizio '800; Iozzino ebbe da parte della moglie Serafina Di Nola in eredità il mulino "Lo monaco";
"Pastificio Tommaso Iozzino fu Marcantonio", fu aperto da Tommaso nipote di Marcantonio nel 1850; ereditò la quarta parte del molino "Lo monaco", e più volte la ipotecò per numerosi prestiti di denaro che gli occorrevano per mandare avanti il suo pastificio; il nipote avviò nel 1907 una attività di vendita di fretta secca, ancora oggi operante in via Castellammare a cura sempre di eredi Iozzino;
"Moderno e Perfezionato Pastificio La Gragnanese" pastificio che operò negli anni '30 in Via S. Caterina guidato sempre da un nipote di Tommaso Iozzino, in società con Dello Iojo e D'Auria;
"Fabbrica di Maccheroni e Pasta lavorata a mano Gaetano Del Gaudio", operò dal 1820 al 1840, allorquando il Del Gaudio decise di spostarsi in altra città;
"Maccaroneria Michele Esposito" operò dal 1840 circa in Piazza Paride Del Pozzo, successivamente si trasformò in forno e panificio;
"Fabbrica di Paste M. Di Martino - F. Mariconda - Buondonno" nata all'incirca nel 1870 in Via Roma. Il Prof. Del Gaudio riferisce che la scritta la quale ancora oggi è possibile vedere in rosso su un palazzo in Via Roma era dove un tempo risiedeva questo opificio;
"Primaria Fabbrica di Paste Alimentari F.lli Scola" , fondata verso la fine del 1800 e forse risidedeva nell'antico palazzo della famiglia Scola;
"Fabbricazione Speciale di Paste Alimentari La Preferita" , fondata nel 1842, fu gestita successivamente come secondo marchio dalla Fabbrica di Paolo Di Nola e C. per l'esportazione in America a Chicago per la Ditta Henry Horner & C., così come riporta una sua etichetta, tra l'altro di buona fattura;
I GAROFALO..
"Premiata Fabbrica di Paste M. Garofalo" fondata nel 1789 da Don Michele Garofalo da un opificio già esistente già curato dai f.lli Garofalo, famiglia tra le prime ad operare nel settore; era ubicato inizialmente in Piazza Conceria, attuale stabile col riposto Gambrinus, con un annesso mulino per la macina dei grani ancora oggi visibile; l'attività fu continuata dal Figlio Nunziante;
"Fabbrica di Paste Alimentari e Molino di Prim'Ordine Alfonso Garofalo" fondata nel 1873 da Alfonso Garofalo, figlio di Nunziante. Autentico pioniere dell'arte bianca gragnanese, il Garofalo ben presto creò uno dei principali stabilimenti per la produzione di pasta in Gragnano, divenendo il maggiore esportatore in America e nel Canada. Molti piccoli opifici a conduzione familiare lavoravano per il suo marchio. Trasferì il pastificio in Via Roma costruendo un grosso stabilimento, con diverse aree per la lavorazione e le migliori macchine esistenti al periodo; nel 1903 fu uno dei primi imprenditori del settore a creare la propria azienda in forma di società per azioni, coinvolgendo alcune banche locali con investimenti in quote societarie. Più volte Assessore e poi Sindaco di Gragnano, Alfonso Garofalo fu anche personaggio molto chiacchierato per la sua influenza politica nei luoghi, e per alcune vicende riguardanti l'utilizzo delle acque provenienti dalle sorgenti della Forma, fondamentali per l'attività dei pastifici.
"Pastificio Lucio Garofalo" fondato ad inizio '900 in Piazza San Leone dal fratello di Alfonso Garofalo, Lucio allorquando i due fratelli decisero di dividersi. Famose le sue foto processionali con la fermata della Madonna del Carmine all'entrata del suo grosso portone. Il pastificio Lucio Garofalo è stato l'apripista dell'attuale Pastificio Garofalo di proprietà Menna;
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"Premiato Pastificio Moderno F.lli Milo" pastificio operante verso la fine del 1800, forse per breve tempo, considerata la mancanza di notizie; molto bella la sua etichetta con serigrafia delle navi che caricano la pasta di Gragnano;
"Pastificio Barbara-Anastasio" fondato verso il 1850 in Piazza San Leone tra due commercianti non nativi di Gragnano, un certo Francesco Barbara e un certo Anastasio, forse di origini napoletane; nel loro pastificio si specializzò Don Paolo Di Nola; Anastasio entrerà successivamente in società con Don Francesco D'Apuzzo;
"Premiata Fabbriche di Paste Santolo Malafronte" fondata ad inizio '800 da Santolo Malafronte, che morì poi nel 1863 e all'attività passò poi alla famiglia Cuomo; opificio famoso per il suo banditore che richiavama i passanti con filastrocche e annunci a squarcia gola; molto bella la sua etichetta che raffigura una donna che raccoglie il grano;
I DELLO JOIO..
"Fabbricanti di Paste Lunghe Dello Joio & figli" , pastificio fondato nel 1820 da Don Antonio Dello Joio in uno stabile in Piazza Conceria, e attività successivamente continuata dai figli Michele, Giovanni, Enrico e Carlo. Fu uno dei figli ad acquistare la metà del mulino Lo Monaco da Tommaso Iozzino nel 1851, atto visibile qui ;
"Fabbricanti di Paste Alimentari Enrico e Carlo Dello Joio" figli di Don Antonio Dello Joio continuarono l'attività di famiglia nella seconda metà del 1800; l'attività continuerà fino al 1910 circa attraverso Ludovico figlio di Michele Dello Joio fu Antonio;
I D'APUZZO..
"Premiato Molino e Pastificio a Vapore Francesco D'Apuzzo" fondato nel 1848 in Via S. Marco e vincitore della medaglia d'oro all'esposizione di Parigi 1878; la sua attività fu continuata dai figli; in assoluto una delle più belle la sua etichetta con l'immagine dell'aquila reale posata sulle medaglie dorate; di recente questo marchio è stato ripreso e messo in commercio da eredi D'Apuzzo;
"Pastificio Raffaele D'Apuzzo" primo figlio di Don Francesco, primo anche a fondare un suo pastificio in Via Roma nel 1864;
"Premiato Pastificio San Vincenzo di Gaetano D'Apuzzo" fondato dal figlio di Don Francesco, Gaetano D'Apuzzo dopo aver prelevato l'opificio di Paolo Di Nola verso il 1920; come simbolo si diete l'immagine ormai famosa della contadina che stringe nella sua mano delle spighe di grano; l'attività fu continuata dai figli di Gaetano, Guido e Renato D'Apuzzo, prima di cedere il marchio della Pasta D'Apuzzo ancora oggi utilizzato alla famiglia Casillo, già titolare del marchio "Liguori";
"Premiato Pastificio San Gerardo di Guglielmo e Arturo D'Apuzzo" creato ad inizio secolo in Via Della Rocca, dagli altri due figli di Don Francesco;
"Molino e Pastificio Luigi D'Apuzzo" fondato nei primi anni del 1900 da Luigi D'Apuzzo fu Francesco, si trasferì dopo poco a Castellammare di Stabia;
I DI NOLA.. (fu Raffaele)
"Premiato Pastificio di Prim'ordine Raffaele Di Nola" fondato tra il 1840 e il 1850 in Via S. Marco dal commerciante Di Nola Raffaele. Il Di Nola ebbe quattro figli: Gerardo, Antonio, Enrico ed Emidio, i quali, una volta conosciuta ed imparata l'arte della pastificazione, avviarono in proprio degli opifici. Enrico creò la marca "L'Aquila", Gerardo e Antonio fondarono anche loro un pastificio ma con poca fortuna, Emidio invece fu tra i quattro figli di Don Raffaele, quello che ebbe maggior sorte arrivando alla creazione di uno dei più famosi pastifici di Gragnano, il Pastificio Emidio Di Nola. Alla morte di Don Raffaele, fu il figlio Antonio a portare innanzi il suo pastificio;
"Produzione di Pasta Ditta Enrico Di Nola" fondata in Via S. Marco da Enrico Di Nola, detto 'o giudice, figlio di Raffaele Di Nola. La sua etichetta, marca L'Aquila, è una tra le più belle etichette storiche gragnanesi, con la raffigurazione di un'aquila posata su casse di pasta, che domina il golfo di Napoli;
"Molino e Pastificio Emidio Di Nola" fondato da Emidio fu Raffaele Di Nola nei primi anni del 1900. Emidio imparò l'arte della pastificazione nel pastificio del padre, e già verso il 1890 iniziò ad operare in proprio. Verso il 1920 si mise in società con Paolo Di Nola, col quale però, pur avendo lo stesso cognome, non vi erano vincoli di parentela. Nel 1934, una volta lasciata la società, decise di acquistare lo stabile sul Ponte della Conceria, che fu lo stabilimento del Pastificio Parlato. Il suo divenne uno dei pastifici più fiorenti in Gragnano e dove lavoravano circa 300 persone, con macchine all'avanguardia, annessa segheria, e mastodontica ciminiera, oggi non più esistente. Don Emidio, che nel frattempo ebbe il titolo di cavaliere del lavoro, si distinse molto anche nell'organizzazione dei festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine, del quale fu per diversi anni il Presidente. Senza opportunità di dubbi, la sua è stata ed è l'etichetta più conosciuta dai gragnanesi e non solo. Il gallo, simbolo del suo pastificio, divenne un vero e proprio marchio dominante per il quale venivano fatti spesse volte gadget e oggettistica. Il prof. Del Gaudio narra di una vicenda relativa ad una causa sull'utilizzo del marchio con il Pastificio Gallo di Torre Annunziata; causa però che fu vinta. Alla sua morte, l'attività fu continuata per breve tempo dalla figlia;
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